Intervista su Duplicity

“Nel momento stesso in cui ho finito di leggere la sceneggiatura, ho chiamato il mio agente dicendogli che davo la mia disponibilità ad interpretare la parte che mi veniva offerta. Quella di Duplicity è, in assoluto, una delle sceneggiature migliori che ho letto negli ultimi. ” Clive Owen parla con toni entusiastici di Duplicity, in cui interpreta un ex agente del servizio segreto inglese alle prese con una collega della CIA portata sullo schermo da una fascinosa Julia Roberts.



Scritto e diretto dal regista di Michael Clayton e della trilogia di Bourne, Tony Gilroy, il film esplora il mondo dello spionaggio industriale delle multinazionali newyorkesi.



Cosa l’aveva interessata di più di questo copione?

Scrivere delle storie interessanti è meno difficile di fare nascere sulla pagina dei dialoghi tanto intelligenti e significativi come quelli di Tony Gilroy. E’ stato questo elemento a sorprendermi più di tutto il resto. Questi dialoghi sono i migliori che io abbia interpretato sullo schermo.






...lavorando con Julia Roberts…

E’ vero: fortunatamente conosco Julia dai tempi di Closer quindi è stato molto più facile tornare a lavorare insieme, trovando una sintonia.



Cosa è cambiato da Closer?

Quel film era molto diverso. Il suo ritmo era completamente differente, ma quello che accomuna me e Julia è la stessa sensibilità di volere rendere una scena sempre la migliore possibile. Quando due attori così sono insieme, qualcosa di buono succede sempre sullo schermo. E’ un piacere trovarsi insieme sul set, perché tutto diventa una questione di dettagli e di approccio.



Duplicity è anche un film estremamente dinamico…

Sì, ma non è stato questo l’elemento principale ad attrarmi verso di esso. Ad affascinarmi sono stati soprattutto i dialoghi tra personaggi così interessanti.



Il film ha anche un valore molto politico…

Sì, ed è interessante notare come, anche in virtù della crisi, risulti molto attuale nonostante sia stato pensato diversi anni fa e realizzato oltre un anno e mezzo fa. Questo è il valore di un cinema fatto da persone intelligenti e lungimiranti da Tony Gilroy, girato in diversi paesi del mondo. Fare un film in locations fantastiche come Roma è sempre di grande aiuto per un autore.


(Marco Spagnoli)